Ho da sempre un grande rispetto, e un grandissimo
debito, per la casa editrice Newton e Compton. Se nella preadolescenza potevo
già permettermi dei libri con le prime modiche paghette (giusto così, mai dare
tanti soldi a un dodicenne) era grazie
alle proposte di questo editore, che peraltro distribuiva anche nelle edicole, ottimi
libri a prezzi ridicoli.
Gli scaffali delle edicole con più spazio a
disposizione, negli anni novanta, traboccavano di prodotti Newton; dai grandi
classici ai libri per ragazzi con la costola rossa fino alla mitica
"compagnia del giallo" una collana di polizieschi classici tratti
perlopiù da vecchie Palmine o GEM con le traduzione "opportunamente riviste e
aggiornate" ma anche tradotti ex novo, e grazie a ciò abbiamo avuto
diversi Freeman, Buchan e A.K. Green che col giallo Mondadori non si sarebbero
mai viste.
La scorsa settimana è uscito, assieme ad altri sfiziosi
"Mammut" un volume antologico
che riprende alcuni di questi vecchi numeri della Compagnia del giallo in una
edizione "monstre" di più di mille pagine di grande formato e con
copertina rigida.
L'antologia fa seguito, venti anni dopo, a una ormai
classica della stessa casa editrice, il Mammut (anche'esso disponibile in
libreria) "I maestri del giallo" che includeva tante cosette
interessanti.
Ora, io plaudo sempre a queste iniziative, ma purtroppo
è stato commesso un errore alla radice, ossia si è voluta intitolare
l'antologia "I capolavori del
giallo" ma poi, scorrendo l'indice, a un giallofilo un minimo preparato
scappa un pò da ridere, perchè i titoli, scelti con non so quale criterio, non
solo per la maggior parte non sono certo capolavori, ma non rappresentano
nemmeno la produzione migliore dell'autore scelto.
Si parte invero "benino" , e Poe è omesso
perchè tutto Dupin era già nei Maestri. Il primo titolo proposto è nientemeno
che un Conan Doyle, e del canone Holmesiano viene però scelto "Il segno
dei quattro"; ora, a parte che io lo venero e lo so a memoria, ma tra i 4
romanzi Sherlockiani certo il meno
classicamente giallo, è più un romanzo d'avventure venate di mistero, ma non rappresenta
certo il poliziesco classico, uno degli altri tre, a caso, sarebbe stato molto
più indicativo.
Ma adesso veniamo all'errore più marchiano
dell'antologia, ovvero all'inclusione del "Profumo della dama in
nero" di Leroux; errore perchè non solo questo non è tanto un poliziesco
ma più un (comunque ottimo) feuilleton dalle tinte fosche (e con un finale che
avrebbe fatto la gioia di Freud, se lo
avesse letto, ma non ci spero) ma soprattutto perchè è un vero e proprio
seguito del "Mistero della camera gialla", con gli stessi personaggi
il cui destino è dipeso dagli eventi del primo libro, e non ha molto senso
leggere la dama in nero senza prima aver letto la Chambre Jeune, oltretutto
capolavoro assoluto della camera chiusa. Quindi, o si includevano entrambi, o
nessuno, o a limite solo il primo. Incomprensibile.
Il Buchan incluso, "Il mistero della
collana", l'ho letto secoli fa e non lo ricordo molto, ma anche questo
(comunque buona scelta, proporre ancora "i trentanove scalini"
sarebbe stato un errore, c'era già nei maestri) è più un romanzo di avventure
misteriose, non capisco come si possa considerarlo un classico del giallo;
romanzo comunque godibile.
"Due iniziali soltanto..." è invece uno dei
migliori romanzo a firma A.K. Green, la grande signora del proto-poliziesco,
scelta felice.
Anche il Fletcher proposto, "Il mistero del
diamante giallo" è un buon romanzo, forse il migliore tra quelli
dell'autore usciti a suo tempo nella collana. Purtroppo la traduzione risale
agli anni trenta e credo sia incompleta, mentre i precedenti romanzi, nota
bene, erano tutti stati tradotti in occasione dell'edizione Newton.
"La porta delle sette chiavi" è un bel
romanzo di Wallace tra i tanti da lui scritti, ma sinceramente è abbastanza
"atipico" per l'autore, e mi pare che a tratti si vada anche oltre i
confini del genere; comunque lettura godibilissima, con Wallace non si sbaglia
mai, anche se io in una collana di cosiddetti capolavori avrei proposto
"Il mago" o "Il mistero delle tre querce", o "L'orma
gigante" o "La valle degli spiriti" o...stop.
Ora, di Chesterton non so se viene proposto solo il
racconto "Il segreto di Padre Brown" o tutta l'antologia di cui il
racconto da il titolo, ma mi duole dire che tra tutte le antologie con Padre
Brown "Il segreto" è forse la più debole, con un GKC che rispetto
alle prove precedenti ha perso un poco di smalto; le antologie capolavoro Chestertoniane,
è risaputo, sono la prima e la terza.
Anche di Biggers, "Il cammello nero" non mi
pare, tra i sei romanzi con Charlie Chan, la scelta più azzeccata. Visto che il
capolavoro dell'autore, "La casa senza
chiavi" era già nell'antologia di 20 anni fa, avrei preferito
"la tragica promessa" o "Dietro quel sipario", ma anche il
romanzo incluso non è certo male.
Di tutti i Van Dine, "La dea della vendetta"
non può certo essere considerato il migliore; è molto buono e a me è sempre
piaciuto per la vena esotica che lo pervade e per lo spelndido personaggio
della bella ed enigmatica Meryt-Amen, ma La canarina assassinata, La fine dei
Greene e L'enigma dell'alfiere sono di un altro pianeta.
E anche il romanzo finale dell'antologia, "Il
mistero della signora scomparsa" di Ethel Lina White, è un titolo veramente ottimo, ma ahimè è più
una Spy-Story che un giallo, e con la presente selezione ci incastra il giusto;
in ogni caso, chicca assoluta, se non si è visto il film di Hitchcock poi vi
mancherà il fiato dalla suspense.
Insomma, dopo questa disamina, bisogna sottolineare una
cosa; se negli anni novanta non avete comprato i gialli Newton per disinteresse
o perchè siete giovani e al tempo non c'eravate, questo tomone di 1250 pagine è
uno splendido amico da portare sotto l'ombrellone, e se solo non si fregiasse
del pretestuoso e ammaliatore titolo che
porta, sarebbe una delle migliori
proposte degli ultimi tempi; ma se siete neofiti, o avete l'età che avevo io
quando mi perdevo nel giardino di delizie della Compagnia del giallo,
prendetelo e leggetelo comunque (a eccezione del Leroux, davvero, prima La
camera gialla...) perchè potrebbe rappresentare un ottimo inizio per
l'esplorazione della narrativa del mistero in varie salse; si, perchè ,forse involontariamente,
l'antologia presenta un ottimo compendio di tutte le sfumature del Mystery
classico, e infatti poteva intitolarsi "Dieci sfumature di mistero"
tanto per scimmiottare il best seller scemotto degli ultimi anni, e allora
sarebbe stato perfetto e forse venderebbe anche di più. E a forza di parlarne
mi viene voglia di comprarlo, la nostalgia a volte è più dura da uccidere di
alcune delle vittime dei romanzi proposti. Vi invidio se non avete questi
titoli, e davvero, voi ragazzi delle scuole che starete tre mesi tranquilli a
casa, andate a comprare il volume ( e già che ci siete rendete anche I maestri
del giallo, nemmeno 20 euro per duemila pagine!)e passateci l'estate,
appassionatevi al genere, e quando poi vorrete cercare i veri capolavori del
giallo, cercate sul mio blog e troverete
le indicazioni giuste. A buoni intenditori...
Mmm, lo avevo adocchiato, ma avendo tutti i romanzi "singoli" ho desistito anche se sono una fan delle raccolte antologiche in genere. Quello che mi ha per ora scoraggiato è la dimensione del tomo: è un po' voluminoso e non è certo praticissimo da avere in borsa XD. Certo, magari faccio un pensierino per l'edizione digitale essendo io una che ormai battaglia con il poco spazio (ho cominciato a mettere i libri anche nella lavanderia/ripostiglio insieme ai detersivi e agli attrezzi del mio compagno...un dramma... U_U). Venendo poi alla scelta dei titoli, convengo che alcuni non sono tra i migliori proponibili dei vari autori o non sono dei veri gialli classici, però in effetti potrebbero essere davvero interessanti per chi è un neofita del genere. Bel post, istruttivo come sempre, complimenti ^^
RispondiEliminaGrazie mille, sono contento che tu abbia apprezzato! Beh, se hai i romanzi singoli l'acquisto è forse inutile, anche se i tomi newton sono insospettabilmente maneggevoli se non superano le 1500 pagine, oltre vedi quello di Lupin) risultano veramente troppo pesanti, ma visto il poco spazio che hai ti conviene a limite l'ebook. Davvero, i titoli non saranno capolavori, ma per un neofita secondo me partire subito dai capolavori non è mai un bene, èè sempre meglio un'escalation, se ci si abitua subito al meglio si rischia di non apprezzare appieno opere comunque valide.
RispondiEliminaSeguo il tuo blog e ti ringrazio per le indicazioni che si trovano sempre.
RispondiEliminaConcordo con il monumento che farei a Newton Compton. I Mammut a prezzo stracciato meriterebbero un Nobel per la Letteratura!
hai proprio ragione, i Mammut sono una collana bellissima, e ormai ventennale, che ha segnato il mio percorso di lettore.
RispondiEliminaLa Newton-Compton svolge un lavoro davvero encomiabile. La nuova collana "Mini Mammut" è fantastica: edizioni rilegate di ottimi libri a prezzi ridicoli... Sarebbe un ottimo formato anche per una serie di gialli...
RispondiEliminaHai proprio ragione Budd; fino ad adesso i gialli la Newton li ha traghettati in mallopponi Mammut, ma i mini-mammut sono piacevolissimi e molto indicati per raccolte di 2 - 3 gialli a volume. E visto che leggo i classici con la stessa frequenza dei gialli nei prossimi giorni, approfittando degli sconti di giugno, colmo qualche lacuna della mia biblioteca...viva la Newton, visto che la Mondadori ha aumentato i prezzi dei periodici e i gialli in libreria li fa pagare tipo 11 euro (a tanto ammonta il costo i libri di De Angelis appena riproposta) un po troppo per un autore fuori diritti.
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