venerdì 5 giugno 2015

L'ANTOLOGIA NEWTON "I CAPOLAVORI DEL GIALLO".


 

Ho da sempre un grande rispetto, e un grandissimo debito, per la casa editrice Newton e Compton. Se nella preadolescenza potevo già permettermi dei libri con le prime modiche paghette (giusto così, mai dare tanti soldi a un dodicenne)  era grazie alle proposte di questo editore, che peraltro distribuiva anche nelle edicole, ottimi libri a prezzi ridicoli.

Gli scaffali delle edicole con più spazio a disposizione, negli anni novanta, traboccavano di prodotti Newton; dai grandi classici ai libri per ragazzi con la costola rossa fino alla mitica "compagnia del giallo" una collana di polizieschi classici tratti perlopiù da vecchie Palmine o GEM con le traduzione  "opportunamente riviste e aggiornate" ma anche tradotti ex novo, e grazie a ciò abbiamo avuto diversi Freeman, Buchan e A.K. Green che col giallo Mondadori non si sarebbero mai viste.

La scorsa settimana è uscito, assieme ad altri sfiziosi  "Mammut" un volume antologico che riprende alcuni di questi vecchi numeri della Compagnia del giallo in una edizione "monstre" di più di mille pagine di grande formato e con copertina rigida.

L'antologia fa seguito, venti anni dopo, a una ormai classica della stessa casa editrice, il Mammut (anche'esso disponibile in libreria) "I maestri del giallo" che includeva tante cosette interessanti.

Ora, io plaudo sempre a queste iniziative, ma purtroppo è stato commesso un errore alla radice, ossia si è voluta intitolare l'antologia  "I capolavori del giallo" ma poi, scorrendo l'indice, a un giallofilo un minimo preparato scappa un pò da ridere, perchè i titoli, scelti con non so quale criterio, non solo per la maggior parte non sono certo capolavori, ma non rappresentano nemmeno la produzione migliore dell'autore scelto.
 
 

 Dunque, visto che i titoli potete leggerli sulla copertina appena sopra, esaminiamoli uno a uno.

Si parte invero "benino" , e Poe è omesso perchè tutto Dupin era già nei Maestri. Il primo titolo proposto è nientemeno che un Conan Doyle, e del canone Holmesiano viene però scelto "Il segno dei quattro"; ora, a parte che io lo venero e lo so a memoria, ma tra i 4 romanzi Sherlockiani  certo il meno classicamente giallo, è più un romanzo d'avventure venate di mistero, ma non rappresenta certo il poliziesco classico, uno degli altri tre, a caso, sarebbe stato molto più indicativo.

Ma adesso veniamo all'errore più marchiano dell'antologia, ovvero all'inclusione del "Profumo della dama in nero" di Leroux; errore perchè non solo questo non è tanto un poliziesco ma più un (comunque ottimo) feuilleton dalle tinte fosche (e con un finale che avrebbe  fatto la gioia di Freud, se lo avesse letto, ma non ci spero) ma soprattutto perchè è un vero e proprio seguito del "Mistero della camera gialla", con gli stessi personaggi il cui destino è dipeso dagli eventi del primo libro, e non ha molto senso leggere la dama in nero senza prima aver letto la Chambre Jeune, oltretutto capolavoro assoluto della camera chiusa. Quindi, o si includevano entrambi, o nessuno, o a limite solo il primo. Incomprensibile.

Il Buchan incluso, "Il mistero della collana", l'ho letto secoli fa e non lo ricordo molto, ma anche questo (comunque buona scelta, proporre ancora "i trentanove scalini" sarebbe stato un errore, c'era già nei maestri) è più un romanzo di avventure misteriose, non capisco come si possa considerarlo un classico del giallo; romanzo comunque godibile.

"Due iniziali soltanto..." è invece uno dei migliori romanzo a firma A.K. Green, la grande signora del proto-poliziesco, scelta felice.

Anche il Fletcher proposto, "Il mistero del diamante giallo" è un buon romanzo, forse il migliore tra quelli dell'autore usciti a suo tempo nella collana. Purtroppo la traduzione risale agli anni trenta e credo sia incompleta, mentre i precedenti romanzi, nota bene, erano tutti stati tradotti in occasione dell'edizione Newton.

"La porta delle sette chiavi" è un bel romanzo di Wallace tra i tanti da lui scritti, ma sinceramente è abbastanza "atipico" per l'autore, e mi pare che a tratti si vada anche oltre i confini del genere; comunque lettura godibilissima, con Wallace non si sbaglia mai, anche se io in una collana di cosiddetti capolavori avrei proposto "Il mago" o "Il mistero delle tre querce", o "L'orma gigante" o "La valle degli spiriti" o...stop.

Ora, di Chesterton non so se viene proposto solo il racconto "Il segreto di Padre Brown" o tutta l'antologia di cui il racconto da il titolo, ma mi duole dire che tra tutte le antologie con Padre Brown "Il segreto" è forse la più debole, con un GKC che rispetto alle prove precedenti ha perso un poco di smalto; le antologie capolavoro Chestertoniane, è risaputo, sono la prima e la terza.

Anche di Biggers, "Il cammello nero" non mi pare, tra i sei romanzi con Charlie Chan, la scelta più azzeccata. Visto che il capolavoro dell'autore, "La casa senza  chiavi" era già nell'antologia di 20 anni fa, avrei preferito "la tragica promessa" o "Dietro quel sipario", ma anche il romanzo incluso non è certo male.

Di tutti i Van Dine, "La dea della vendetta" non può certo essere considerato il migliore; è molto buono e a me è sempre piaciuto per la vena esotica che lo pervade e per lo spelndido personaggio della bella ed enigmatica Meryt-Amen, ma La canarina assassinata, La fine dei Greene e L'enigma dell'alfiere sono di un altro pianeta.

E anche il romanzo finale dell'antologia, "Il mistero della signora scomparsa" di Ethel Lina White,  è un titolo veramente ottimo, ma ahimè è più una Spy-Story che un giallo, e con la presente selezione ci incastra il giusto; in ogni caso, chicca assoluta, se non si è visto il film di Hitchcock poi vi mancherà il fiato dalla suspense.

Insomma, dopo questa disamina, bisogna sottolineare una cosa; se negli anni novanta non avete comprato i gialli Newton per disinteresse o perchè siete giovani e al tempo non c'eravate, questo tomone di 1250 pagine è uno splendido amico da portare sotto l'ombrellone, e se solo non si fregiasse del pretestuoso  e ammaliatore titolo che porta, sarebbe una  delle migliori proposte degli ultimi tempi; ma se siete neofiti, o avete l'età che avevo io quando mi perdevo nel giardino di delizie della Compagnia del giallo, prendetelo e leggetelo comunque (a eccezione del Leroux, davvero, prima La camera gialla...) perchè potrebbe rappresentare un ottimo inizio per l'esplorazione della narrativa del mistero in varie salse; si, perchè ,forse involontariamente, l'antologia presenta un ottimo compendio di tutte le sfumature del Mystery classico, e infatti poteva intitolarsi "Dieci sfumature di mistero" tanto per scimmiottare il best seller scemotto degli ultimi anni, e allora sarebbe stato perfetto e forse venderebbe anche di più. E a forza di parlarne mi viene voglia di comprarlo, la nostalgia a volte è più dura da uccidere di alcune delle vittime dei romanzi proposti. Vi invidio se non avete questi titoli, e davvero, voi ragazzi delle scuole che starete tre mesi tranquilli a casa, andate a comprare il volume ( e già che ci siete rendete anche I maestri del giallo, nemmeno 20 euro per duemila pagine!)e passateci l'estate, appassionatevi al genere, e quando poi vorrete cercare i veri capolavori del giallo,  cercate sul mio blog e troverete le indicazioni giuste. A buoni intenditori...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

6 commenti:

  1. Mmm, lo avevo adocchiato, ma avendo tutti i romanzi "singoli" ho desistito anche se sono una fan delle raccolte antologiche in genere. Quello che mi ha per ora scoraggiato è la dimensione del tomo: è un po' voluminoso e non è certo praticissimo da avere in borsa XD. Certo, magari faccio un pensierino per l'edizione digitale essendo io una che ormai battaglia con il poco spazio (ho cominciato a mettere i libri anche nella lavanderia/ripostiglio insieme ai detersivi e agli attrezzi del mio compagno...un dramma... U_U). Venendo poi alla scelta dei titoli, convengo che alcuni non sono tra i migliori proponibili dei vari autori o non sono dei veri gialli classici, però in effetti potrebbero essere davvero interessanti per chi è un neofita del genere. Bel post, istruttivo come sempre, complimenti ^^

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  2. Grazie mille, sono contento che tu abbia apprezzato! Beh, se hai i romanzi singoli l'acquisto è forse inutile, anche se i tomi newton sono insospettabilmente maneggevoli se non superano le 1500 pagine, oltre vedi quello di Lupin) risultano veramente troppo pesanti, ma visto il poco spazio che hai ti conviene a limite l'ebook. Davvero, i titoli non saranno capolavori, ma per un neofita secondo me partire subito dai capolavori non è mai un bene, èè sempre meglio un'escalation, se ci si abitua subito al meglio si rischia di non apprezzare appieno opere comunque valide.

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  3. Seguo il tuo blog e ti ringrazio per le indicazioni che si trovano sempre.
    Concordo con il monumento che farei a Newton Compton. I Mammut a prezzo stracciato meriterebbero un Nobel per la Letteratura!

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  4. hai proprio ragione, i Mammut sono una collana bellissima, e ormai ventennale, che ha segnato il mio percorso di lettore.

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  5. La Newton-Compton svolge un lavoro davvero encomiabile. La nuova collana "Mini Mammut" è fantastica: edizioni rilegate di ottimi libri a prezzi ridicoli... Sarebbe un ottimo formato anche per una serie di gialli...

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  6. Hai proprio ragione Budd; fino ad adesso i gialli la Newton li ha traghettati in mallopponi Mammut, ma i mini-mammut sono piacevolissimi e molto indicati per raccolte di 2 - 3 gialli a volume. E visto che leggo i classici con la stessa frequenza dei gialli nei prossimi giorni, approfittando degli sconti di giugno, colmo qualche lacuna della mia biblioteca...viva la Newton, visto che la Mondadori ha aumentato i prezzi dei periodici e i gialli in libreria li fa pagare tipo 11 euro (a tanto ammonta il costo i libri di De Angelis appena riproposta) un po troppo per un autore fuori diritti.

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