mercoledì 7 ottobre 2015
"IL SEGRETO DI GREENSHORE" IL PRESUNTO INEDITO DI AGATHA CHRISTIE.
Dunque, nei giorni scorsi c'è stato un passaparola (neanche troppo, solo un poco) su un inedito ritrovato della grande Agatha, con immancabili commenti giubilanti di utenti entusiasti, convinti di trovarsi di fronte a chissà quale miracolo editoriale.
Ora, io sono un tipo abbastanza scettico, anche perche' un inedito vero dell'autrice sarebbe stato un evento mediatico quasi da prima pagina sui giornali (perfino quelli Italiani..) e qualche dubbio mi è venuto; dubbio alla fine più che legittimo, visto che questo "Il segreto di Greenshore" , titolo originale "The Greenshore folly" che riecheggia quello di un racconto con Miss Marple ovvero "The Greenshaw folly", non è altro che la prima stesura di uno dei romanzi diciamo "medi " della produzione della Christie, ovvero "La sagra del delitto". E' a dire il vero un racconto lungo, ed è già capitato che l'autrice sviluppasse un romanzo da un suo precedente scritto, niente di nuovo sotto il sole; certo, a voler essere pignoli è proprio un inedito, okay, ma allora cosa facciamo, se si trovano le bozze o le prime stesure di tutti gli altri romanzi dell'autrice, verranno tutte stampate e spacciate come fossero storie mai viste prima? Tutti i romanzi scritti, da Cervantes in poi, hanno prime stesure, ma non per questo ci interessano, quello che conta è il prodotto finale, e la storia ufficiale è quella del romanzo "La sagra del delitto" non questo racconto spacciato per romanzo e venduto alla bellezza di dodici euro (per un volumetto di nemmeno 100 pagine, pensate).
Certo, i fan duri e puri, i collezionisti che non possono fare a meno di avere tutto ciò che esce della Christie, lo compreranno e saranno felici; e magari sarà anche una lettura piacevole pur conoscendo il romanzo; ma definire questo libro un "inedito" è una triste operazione commerciale.
Quindi non vi sto sconsigliando l'acquisto ne sto affermando che il libro non vale niente perchè non l'ho letto per intero (io sinceramente non l'ho comprato,solo sfogliato in libreria) solo occhio a cosa acquistate, ecco tutto, perchè se vi aspettate una storia mai letta prima andrete in contro al classico "pacco" editoriale; se invece vi interessa per scrupolo filologico o perchè di Agatha non potete non leggere tutto (cosa più che legittima, sia chiaro) allora buona lettura.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNon ricordavo che ne parlasse Curran; in ogni caso mi fa piacere che lo abbiano pubblicato per scrupolo filologico, per carità, ma non che lo abbiano spacciato per un romanzo; potevano pubblicarlo in appendice al secondo libro di CUrran che esce a Febbraio (come due precedenti racconti anch'essi poi ripresi per dei romanzi furono pubblicati in appendice al primo), sarebbe stato più onesto nei confronti dei lettori.
RispondiEliminain effetti la mondadori ha sbagliato, anche in originale è stato pubblicato singolarmente, ma c'è scritto nella copertina che si tratta della prima versione della sagra del delitto
RispondiEliminaAh, buono a sapersi; forse in Inghilterra c'è un pizzico in più di lealtà verso il lettore, felice che almeno da qualche parte del mondo ci sia ancora...
RispondiEliminaIn inghilterra è stato pubblicato anche un racconto di 40 pagine "poirot and the regatta mistery", non è altro che la prima versione di "la stella del mattino" con poirot invece di parker pyne, chissà dove e come lo pubblicherebbero se dovesse essere tradotto in italiano.
RispondiEliminaSperiamo in appendice a questo fantomatico secondo saggio di Curran che dovrebbe (condizionale d'obbligo) uscire nel prossimo febbraio.
RispondiEliminaGrazie mille a Omar! Io avrei preso sicuramente il "pacco"!
RispondiEliminaSaluti.
Guido
Prego! Saluti a te Guido!
RispondiElimina