Di Josephine Tey e di quanto sia brava ho già parlato in precedenza, ma amo ripetermi. Dopo i quattro romanzi ristampati un anno fa da Mondadori, lo scorso maggio sono usciti, sempre nella collana oscar scrittori del novecento, altri due titoli della serie di Alan Grant, ossia il primo e l'ultimo; “l'uomo in coda” del 1929 e “sabbie che cantano” del 1952.
Ho quindi colto l'occasione per iniziare una rilettura cronologica dell'impagabile opera di questa meravigliosa narratrice Inglese, anzi Scozzese. Scozia che verrà raffigurata con un'amabilità non comune nel suo romanzo d'esordio; e proprio di questo ho appena terminato la lettura, e dire che ne sono rimasto entusiasta è riduttivo. Non credevo che il primo libro giallo della Tey fosse al livello dei 3 più celebrati con Alan Grant, ma a dirla tutta mi è sembrato un libro valido almeno quanto questi, e personalmente l'ho trovato superiore a “é caduta una stella” e al pari del bellissimo “La strana scomparsa di Leslie” (La figlia del tempo a dire il vero devo ancora leggerlo, una lacuna a cui è obbligatorio porre rimedio) altro che difetti da rodaggio, qui abbiamo un romanzo d'esordio che per piglio narrativo e approccio al genere è quasi al livello di Poirot a Styles court.
Quindi, come si sarà capito, questo l'uomo in coda è un grande romanzo, con una storia bella e movimentata e pezzi di bravura letteraria che anziché appesantire o ingombrare il testo (Sayers? P.D. James?) si innestano perfettamente nella trama, al pari di certe miracolose divagazioni di Rex Stout; su tutti, da antologia il pezzo sulle riflessioni di Grant riguardo alla natura dell'arte e degli artisti, quattro pagine degne del miglior Maugham.
Basterebbe il magnifico inizio, con la descrizione della folla variegata di londinesi in fila ordinata per accaparrarsi un biglietto per uno degli ultimi spettacoli di un musical interpretato dalla stella del momento, la divina Ray Marcable, in procinto di partire per una tourneè americana (e l'America era davvero lontana a quel tempo, non c'era ancora la Tv e quindi per rivedere la propria beniamina il pubblico doveva aspettare il suo ritorno nel vecchio continente). Lungo questa coda, un uomo si accascia a terra moribondo, con un pugnale nella schiena. L'uomo era solo, non ha con se documenti e sul giornale della sera nessuno riconosce la sua foto. Un caso assolutamente complicato, ma non per l'ispettore Alan Grant, il più credibile e corretto dei grandi detective del giallo classico Inglese; colto, affascinante e beneducato ha però una praticità “popolare” che lo porta a non avere gli atteggiamenti pomposi e effeminati di un lord Peter o di un Poirot; si può dire che somiglia al Roderick Alleyn di Ngaio Marsh, ma più virile e coi piedi meglio piantati in terra.
Insomma, con la pazienza di Giobbe il carismatico ispettore inizia a tracciare un identikit dello sconosciuto, a scoprire chi era e cosa faceva. Lentamente (ma mai noiosamente) tutte le verità vengono a galla, e dopo indagini tra la brulicante Londra filmata da Hitchcock in Blackmail (il primo film sonoro del maestro è dello stesso anno), case di campagna con domestiche graziose e ingenue e minuscole canoniche delle Highlands scozzesi, Grant fa luce su ogni mistero, tranne il principale che pare veramente irrisolvibile; chi è veramente l'assassino del giovane uomo in coda? Esso però finirà per consegnarsi spontaneamente, in un finale inquietante e un po sinistro degno di Agatha Christie, beffardo ma impeccabile,che lascerà il lettore meravigliato e soddisfatto.
Insomma, L'uomo in coda è un gioiello assoluto, tra l'altro finora inedito in Italiano (mentre tutti gli altri romanzi della Tey pubblicati negli Oscar erano stati già proposti nei gialli Mondadori) che per un appassionato sarebbe un peccato mortale lasciarsi scappare.
-INTRECCIO E SOLUZIONE FINALE; 10/10
-LEGGIBILITA’ 9/10
-ATMOSFERA 9/10
-HUMOUR 9/10
-SENTIMENTO 8/10
MEDIA VOTO; 9
Un nuovo post sulla Tey e' piu' che benvenuto! Non posso ringraziarti abbastanza per averla segnalata sul tuo Blog circa un mese fa: non la conoscevo e la tua recensione mi ha fornito l'occasione per recuperarne tutti i libri pubblicati in Italia. E' divenuta una delle mie autrici di gialli preferite (concordo sull'assenza di prolissita' e lo stile narrativo impeccabile).
RispondiEliminaGrazie ancora.
P.S. Anche tu un estimatore di W.S. Maugham, eh? E' il mio scrittore preferito.
Grazie a te per questo commento! Mi fa molto piacere che anche grazie alle mie segnalazioni tu possa aver scoperto questa grande autrice; in fin dei conti il mio blog serve a questo, non ho l'obiettivo di discernere i testi o fornire interpretazioni personali come fanno i blog più "specializzati", il mio intento è solo quello di chiacchierare di polizieschi e invogliare alla lettura chi legge.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Maugham, essere appassionati di letteratura anglosassone e non apprezzarlo sarebbe il più grande dei controsensi! E in questo romanzo della Tey ci sono descrizioni dell'ambiente teatrale che valgono quelle di capolavori come la diva Julia!!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaFelicissima di aver trovato questo blog!! Sono una vera appassionata di gialli in particolar modo britannici ed ho passato tutto l'ultimo anno a cercarne alcuniu che mi ricordassero l'amatissima Jane Marple.. Ovviamente ho fallito, anche se qualcosa di valido l'ho trovato. Ora spulcio bene questo blog, ma visto il genere che amo sapresti suggerirmi la lettura di alcuni articol? Grazie mille e buone vacanze!
RispondiEliminaCIao Ariel, e benvenuta sul mio blog!!
RispondiEliminaCOnsigliarti uno dei miei articoli? per ora sono talmente pochi che fai prima a spulciarli tutti, in ogni caso gli articoli sui romanzi e racconti di Agatha Christie magari possono suggerirti qualche altro spunto per buone letture.
Purtroppo la Mitica Jane Marple è una figura unica e inimitabile, e per questo hai faticato a trovare dei degni epigoni; io potrei suggerirti qualche romanzo di Mary Rinehart come "Il pipistrello" o "Il nemico sconosciuto" dove l'eroina è una infermiera di mezza età, oppure i romanzi con Miss SIlver di Patricia Wentworth, che non ho mai letto ma che presentano una simpatica vecchietta alle prese col delitto. Molto simpatica,ma qui siamo nel giallo americano, è anche l'attempata Hildegarde Withers dei romanzi di Stuart Palmer, protagonista di romanzi molto umoristici.
Mentre invece per ritrovare atmosfere alla Jane Marple, hai mai letto niente di Georgette Heyer (famosa per i romanzi d'amore ma che ha scritto anche dei gialli incantevoli) oppure di Dorothy Sayers? nei romanzi di queste due grandi dame del giallo viene rappresentata l'inghilterra del secolo scorso con grande maestria, te li consiglio caldamente! ciao e grazie per la visita sul mio blog!
CIao Ariel, e benvenuta sul mio blog!!
RispondiEliminaCOnsigliarti uno dei miei articoli? per ora sono talmente pochi che fai prima a spulciarli tutti, in ogni caso gli articoli sui romanzi e racconti di Agatha Christie magari possono suggerirti qualche altro spunto per buone letture.
Purtroppo la Mitica Jane Marple è una figura unica e inimitabile, e per questo hai faticato a trovare dei degni epigoni; io potrei suggerirti qualche romanzo di Mary Rinehart come "Il pipistrello" o "Il nemico sconosciuto" dove l'eroina è una infermiera di mezza età, oppure i romanzi con Miss SIlver di Patricia Wentworth, che non ho mai letto ma che presentano una simpatica vecchietta alle prese col delitto. Molto simpatica,ma qui siamo nel giallo americano, è anche l'attempata Hildegarde Withers dei romanzi di Stuart Palmer, protagonista di romanzi molto umoristici.
Mentre invece per ritrovare atmosfere alla Jane Marple, hai mai letto niente di Georgette Heyer (famosa per i romanzi d'amore ma che ha scritto anche dei gialli incantevoli) oppure di Dorothy Sayers? nei romanzi di queste due grandi dame del giallo viene rappresentata l'inghilterra del secolo scorso con grande maestria, te li consiglio caldamente! ciao e grazie per la visita sul mio blog!
Grazie per la risposta!!! Purtroppo l'ho letta tardi, nel frattempo mi sono procurata la Tey.. Ti farò sapere :-) grazie a te per il blog, utilissimo davvero!
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