Lo speciale numero 72, pur non essendo eccezionale, non delude. C'è un romanzo tra i meno ristampati di Wallace, "La nave dei misteri" (conosciuto anche col titolo Penelope del Polyantia) che ho riletto da poco e appartiene al filone "action" della produzione del grande autore; si svolge tutto in una nave dove si è imbarcata una giovane e ingenua canadese alla quale, durante il tragitto che la porta in Inghilterra, viene offerto un lavoro buono...decisamente troppo, per non nascondere qualcosa di losco. Intrighi e love story abbastanza prevedibili, trama movimentata e una buona dose di azione ne fanno uno di quei romanzi da bere come acqua fresca, ma che si dimentica abbastanza presto. Il secondo romanzo è "Frontiera maledetta" scritto nel 1970 da tale Charles Runyon ma che però porta la prestigiosissima firma di Ellery Queen; questo perché il libro è da considerarsi uno degli "apocrifi Queeniani" voluti da Manfred v. Lee ( uno dei due scrittori che, assieme a Frederic Dannay, creò il personaggio protagonista di alcuni capolavori assoluti) che, in assenza di loro ulteriori romanzi, optò per un'operazione commerciale in cui alcuni Ghost-writer avrebbero firmato a nome Queen romanzi di genere completamente diverso da quello poliziesco-deduttivo dei due geniali cugini; nacquero così una serie di opere nere o hard-boiled, sulle quali non posso delucidarvi in quanto non sono proprio il mio genere, come non apprezzo gli apocrifi in se stessi.
Per chi scrive il pezzo forte dello speciale è il racconto breve di Arthur Conan Doyle "L'uomo degli orologi"; questa storia breve (non con Sherlock Holmes, attenzione!) si è vista finora abbastanza poco; la ricordo inclusa nel mitico volumetto oscar Mondadori "I racconti del terrore e del mistero di Conan Doyle" uno dei libri che più ho amato nell'adolescenza, ma non la ricordo in altre ristampe; quindi è giusto che chi non ha questa raccolta (attualmente fuori catalogo) si gusti questo gioiellino, del quale non anticipo nulla per non togliere il gusto della lettura.
I due classici del giallo del mese sono piuttosto interessanti; c'è un altro Wallace (scelta discutibile due libri di uno stesso autore nel medesimo mese, mi dispiace dirlo) con uno dei suoi romanzi più atipici, ossia "Un dramma in riviera" (conosciuto anche come L'angelo del terrore) che al contrario della maggior parte delle opere dell'autore non è ambientato nella variegata umanità di Londra e dintorni ma nell'esotica (al tempo) Costa azzurra, dove in un clima da sensational novel alla Fergus Hume una giovane ingenua (ma parecchio ingenua) fanciulla è vittima dei maneggi di una delle migliori Dark ladies dell'universo Wallaciano. E' tutto abbastanza datato e pretestuoso ma anche interessante, e sinceramente ho un bel ricordo di questo romanzo, che mantiene una bellissima atmosfera di fine anni venti e una tensione eccellente dall'inizio alla fine.
L'altro titolo, "La mano di velluto" di Helen Reilly, autrice che non amo molto perché ritengo abbastanza insipida, ce l'ho nella sua prima edizione degli anni cinquanta, della quale ricordo la copertina abbastanza "audace" di un ruspante Carlo Jacono prima maniera. Ma, per chi ama il giallo con molto rosa all'americana (quello alla Eberhart, per intendersi) farà bene a procurarsi il romanzo.
la "scandalosa" per il 1955, copertina de "la mano di velluto".
I due gialli inediti questo mese vanno sullo strasicuro, visto che si presentano due opere di Anne Perry e Bill Pronzini, due dei più apprezzati autori contemporanei, la prima maestra del giallo Vittoriano e il secondo grande creatore di Thriller.
Insomma, un mese decisamente positivo, con opere di qualità che accontentano tutti i palati, da quelli più delicati a quelli più avvezzi ai sapori forti.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.