In passato sono stato piuttosto critico con l’attuale gestione della collana di libri più illustre e longeva attualmente in edicola, ma siccome vedo che da qualche mese le scelte editoriali sono più felici e mirate, ciò mi porta ad aprire, da ora in poi, una finestra mensile sui gialli del mese, commentandoli brevemente uno ad uno e lasciando qualche impressione personale sulla qualità di esse.
C’è da dire che, come per il mese scorso, sono veramente soddisfatto dalla scelta dei titoli proposti; mi pare che ci sia l’intenzione di accontentare tutti i tipi di appassionati, dai giallofili classicisti come il sottoscritto, agli amanti del thriller psicologico fino a quelli del thriller Italiano contemporaneo (e per quanto riguarda i Thriller inediti sono felice che si dia risalto agli autori nostrani, specie se giovani).
Cominciamo dai due classici del giallo (come già saprete, ogni mese la Mondadori manda in edicola due gialli inediti e due ristampe di titoli già apparsi in passato, in una collana detta appunto classici del giallo) che presentano due autori robusti e affidabili.
“Il 31 febbraio” del critico e poeta Inglese Julian Symons, che occasionalmente si cimentò anche nella scrittura con buoni risultati, sembra un buon esempio di detective story tra Mystery classico e indagine psicologica; di solito quando questi elementi sono stati fusi con maestria i risultati sono stati memorabili, e si spera lo siano anche in questo caso. Da notare il fatto che, contrariamente a quanto di solito accade, il testo non è ripreso da un Giallo Mondadori ma dalla collana dei “Gialli proibiti” Longanesi, ottima cosa questa se si recuperano testi usciti su collane minori e quindi più difficili a trovarsi.
Il secondo classico è “Omicidio per la sposa” di Charlotte Armstrong, autrice Americana della quale ricordo con piacere “Sosta pericolosa”,un curioso Suspense ambientato in una sinistra casa ai piedi di un baratro dove vivono tre inquietanti sorelle menomate, in un’atmosfera da incubo. I pochi altri suoi libri che ho letto mi hanno però lasciato abbastanza freddino. E’ un’autrice di secondo piano, divertente ma nulla più, e chi compra questo libro deve farlo senza troppe aspettative, e magari così facendo potrebbe addirittura gradirlo senza se e senza ma.
Il Giallo inedito invece presenta un titolo assolutamente col botto, ossia “Il veleno è servito” del grande Anthony Berkeley, prima traduzione Italiana di “Not to be taken” del 1937. In questo classicissimo Mystery mi aspetto di trovare la consueta maestria dell’autore per l’intreccio, lo studio psicologico dei caratteri e l’arguzia impareggiabile nel ritrarre la vita dell’upper class Britannica. Insomma, con Berkeley si va sul sicuro, e sapere che il curatore Mauro Boncompagni ha già tradotto un altro suo inedito oltre a questo non può che farmi un gran piacere.
L’altro inedito è per me un oggetto misterioso, ma che contrariamente ad altri titoli di autori contemporanei mi intriga non poco.
“Il palazzo delle cinque porte” scritto da Stefano de Marino, uno degli autori di punta della Spy-story Italiana proposta da Segretissimo,(si firma col nome di Stephen Gunn o I professionista) pare essere una storia raffinata e affascinante sullo sfondo di una Venezia cupa e misteriosa, e che a quanto dice l’autore stesso è imperniata di suggestioni da sceneggiato RAI o da Thriller Italiano alla Mario Bava-Dario Argento, tutte cose che non mi dispiacciono affatto. Insomma, questo libro potrebbe esser molto interessante o rivelarsi una delusione totale, ma il mio sesto senso mi dice di provare a leggerlo; se non fosse nelle mie corde alla fine pazienza, in fin dei conti ogni libro costa 4,90 , un prezzo irrisorio per un libro nuovo, il prezzo di una colazione al bar (dite che questa costa meno? Provate a prendere un panino imbottito e un succo di frutta….)
Probabilmente anch'io proverò a comprare il libro di Di Marino.
RispondiEliminaProbabilmente anch'io proverò a comprare il libro di Di Marino.
RispondiEliminaHo preso "Il veleno è servito" qualche giorno fa, in formato ebook, attratta dal nome dell'autore che, condivido, è uno su cui si va sul sicuro. Per il libro di Di Marino aspetto recensioni, magari proprio da questo blog, perché no? ; )
RispondiEliminaPurtroppo con la pila arretrata di libri che mi aspetta, dubito fortemente che riuscirò a leggere un giallo del mese entro...il mese, quindi se aspetti me credo che rischi di perdere l'uscita ; ) . Comunque lo provo a comprare anch'io.
RispondiEliminaAspetto, aspetto, anche perché come te ho una pila arretrata di libri (e fumetti) da spavento ^^. Il fatto è che mi fido molto (e giuro non è una sviolinata) dei tuoi giudizi e preferisco avere il parere di qualcuno di cui, appunto mi fido, prima di un acquisto e non per la spesa, che è modesta, ma perché ogni volta che acquisto un libro su cui ho delle aspettative e poi queste vengono deluse, ci resto malissimo. Altra storia è quando compro delle vere e proprie ciofeche (sono una fan del trash, tra le altre cose), ma lì chissà perché non resto mai delusa XD
RispondiEliminaBeh, se si compra un qualcosa che si sa trash sarebbe strano rimanere delusi, si sa benissimo a cosa si va incontro e le aspettative sono giocoforza basse! però condivido la tua sensibilità, se ho alte aspettative e poi vengo deluso poi ci resto malissimo, perché ho sempre visto gli autori di libri come degli amici che ti fanno compagnia, e se uno di loro "tradisce" mi sento quasi offeso.
RispondiEliminaTi ringrazio per il lusinghiero giudizio sul mio blog e la fiducia che riponi nelle mie recensioni, che talvolta sono magari un poco parziali o influenzate dalla mia visione della narrativa non solo poliziesca (ad esempio ora sto leggendo con grande soddisfazione un libro di Farjeon, La casa dei sette cadaveri, stroncato da molti utenti più esperti del sottoscritto ma che io invece credo raccomanderò caldamente) però non hanno, e di questo ne vado orgoglioso, nessuna pretesa "didattica"; io cerco di invogliare alla lettura di testi preferibilmente un poco nell'ombra e magari di stimolare delle belle e creative discussioni, per cui grazie di apprezzare quello che faccio.