domenica 8 settembre 2013

LA BARONESSA EMMUSKA ORCZY E LA SUA “LADY MOLLY DI SCOTLAND YARD”, LA PRIMA DONNA-DETECTIVE DELLA STORIA DEL GIALLO

Nel lontano 1910 la baronessa di origini Ungheresi  Emmuska Magdalena Rosalia Maria Josepha Barbra Orczy , già affermata autrice della lunga saga della Primula rossa, giustiziere in incognito da tempo relegato della terra degli eroi dimenticati, ebbe una grande idea; creare una figura di investigatore donna che collaborasse con Scotland Yard, una vera donna-detective regolarmente assunta;  le collaboratrici femminili delle forze dell’ordine divennero realtà in Inghilterra solo  negli anni venti, ma la Orczy precorre i tempi, dimostrando di saperla lunga.

L'autrice


La Orczy,autrice scorrevole, robusta e dallo stile impeccabile, aveva già bazzicato il poliziesco coi racconti del vecchio nell’angolo (The old man in the corner), un antipatico e burbero ometto che risolve i casi criminali (talvolta parecchio complicati) raccontatigli da una giornalista sua amica rintanato in un angolino remoto del suo pub preferito; una raccolta resa miracolosamente disponibile da Sellerio, che però non ci concesse (ne ci concederà mai, ahimè) il bis traducendo anche le storie  (la Orczy non scrisse romanzi gialli, solo racconti brevi) della giovane e bella aristocratica- detective. Purtroppo i racconti con protagonista quest’ultima bisogna cercarseli nelle antologie  (non so nemmeno quanti, dei 12 racconti con Lady Molly, ne siano stati poi effettivamente tradotti..ne tantomeno dove ) e grazie a una Estate gialla 1992 della Mondadori prestatami da un amico ho potuto  leggere una di queste storie, ossia “Il mistero di Fordwych”, e l’ho trovata veramente molto carina, come tutte le short stories di questa ottima autrice  Edoardiana.


Edizione inglese della raccolta.

Da quel che ho potuto evincere da un solo racconto, Lady Molly sembra essere una donna giovane, bella e aggraziata, che veste con impeccabile eleganza e ha una sua fedele aiutante, la cameriera Mary, la Watson della situazione che si esporrà a molteplici rischi pur di aiutare la sua padrona.
La detective, che appare molto preziosa per Scotland Yard perchè, in quanto donna e lady conosciuta nelle alte sfere, può agevolmente agire nelle altrimenti irraggiungibili cerchie femminili per indagare misteri che riguardano l’altra metà del cielo.
 In questo racconto viene interpellata per indagare su uno strano omicidio, culmine della contesa legale tra due sorelle per il riconoscimento di quale di esse sia la legittima erede del titolo di baronessa di Alboukirk e rispettivo patrimonio.
La primogenita Mary è una donna sportiva, mascolina e molto fredda mentre Joan ,la secondogenita che dichiara di essere l’unica figlia legittima (Mary, a quanto dice lei, sarebbe nata fuori dal matrimonio, cosa fino ad allora ignota a tutti) ed erede, è invece buona e gentile e benvoluta dalla servitù e dalla gente del posto, esclusa ovviamente la sorella e la stessa Baronessa di Alboukirk, zia delle due, che per qualche motivo diffida di Joan. Quest’ultima  è seguita passo passo da Noraah, la fedelissima cameriera che si è portata dall’India, una donna scontrosa e dai modi violenti che dichiara a gran voce di custodire sulla sua persona i documenti che provano la legittimità della richiesta di Joan; ma una mattina Noraah viene trovata morta con la gola squarciata, e i documenti sono spariti. Individuare il (anzi la) colpevole sembra fin troppo facile, ma Lady Molly, con l’aiuto di Mary, racconterà all’ispettore Pegram una verità ben diversa.
Insomma, questo racconto difficilmente reperibile (ma quando posso mi piace rendervi la vita difficile e farvi girare tra le bancarelle..che volete, sono perfido) lascia con la voglia di leggere altre avventure della bella Lady detective, figura immediatamente simpatica e sfaccettata che si renderà protagonista di un vero e proprio mini-ciclo narrativo.
Purtroppo la Orczy giallista  è un’autrice che difficilmente verrà riscoperta, ed è un vero peccato;  già il vecchio nell’angolo è stato un mezzo miracolo, due miracoli credo siano veramente troppi.Vabbè, sognare in fondo non costa niente, e avere disponibili in Italiano le avventure di Lady Molly sarebbe molto bello, magari nel Giallo Mondadori, che non di rado se ne esce con titoli imbarazzanti mentre avrebbe l’opportunità di regalarci un inedito davvero di grande livello, oltre che un tassello fondamentale nella storia del poliziesco.

3 commenti:

  1. Sei un pozzo di informazioni!

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    1. p.s. il link col nome dell'autrice porta a una pagina di Sherlock Magazine che, però, non contiene nulla ... o, almeno, io non vedo nulla ... forse è solo un problema mio?

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  2. Grazie Nicoletta! no, avevo copincollato il complicato nome completo dell'autrice da SH magazine e per sbaglio ho creato il link, che ora ho rimosso.

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