venerdì 10 luglio 2015

"IL TACCUINO DI SHERLOCK HOLMES" DI ARTHUR CONAN DOYLE.


Dopo essermi occupato di apocrifi Holmesiani, mi sembra giusto tornare a parlare del canone ufficiale, con una delle raccolte di racconti Conandoyliane D.O.C.

"Il taccuino di Sherlock Holmes", come molti sanno, è la quinta e ultima raccolta uscita in ordine cronologico, ma nel mio immaginario la antepongo alla quarta, quel "L'ultimo saluto di SH" il cui racconto conclusivo è veramente un congedo, sommesso e non privo di toccante grazia, del personaggio ai suoi lettori. Nel taccuino, invece, si hanno l'Holmes e il Watson di sempre, e  potrebbe essere inserita a casaccio nel canone senza che il lettore se ne accorga, perchè se qualcuno degli intrecci mostra un poco la corda, lo stile in fondo è quello di sempre, godibilissimo e miracolosamente coinvolgente; ho mai detto prima che Doyle era e rimarrà sempre lo scrittore più accattivante e leggibile mai esistito? nel caso, lo ribadisco.



Ma dove la qualità della prosa resta inalterata, come già annunciato i plot non sono tutti all'altezza degli anni migliori. Come Chesterton , Conan Doyle dette il meglio all'inizio, perdendo smalto con la senilità (nel caso di Chesterton, anche lo stile divenne meno immediato e più macchinoso) e con l'antipatia crescente verso un personaggio che, fosse stato per lui, sarebbe rimasto in fondo alle cascate del Reichenbach.

Ma analizziamo i dodici racconti della raccolta( scritti tra il 1925 e il 1927, e pubblicati originariamente in varie riviste e poi in volume) uno ad uno. In questo caso, come in altri precedenti, si torna alle "stellette" stile guida del cinema, da 1 a 5 a seconda del mio personalissimo apprezzamento.
 
 
 

Cover di varie edizioni storiche
 

 

1 - L'AVVENTURA DEL CLIENTE ILLUSTRE  ****

 

La prima storia, spigliata e divertente, vede SH e Watson misurarsi con un avversario mellifluo e spietato, il terribile Barone Gruner, un barbablu (e chissà cos'altro) che ha irretito una ragazza ricca ingenua quanto cieca, e il padre di lei chiede aiuto ai nostri eroi per fornire alla fanciulla le prove delle malefatte del barone; ma la cosa non è facile, perchè l'avversario, che sfida apertamente Holmes sul suo terreno, è di quelli tosti, e la matassa sarà sbrogliata più con un coup de theatre a tinte forti stile Invernizio (fuori tempo massimo nel 1925, ma sempre suggestivo) che grazie all'acume del geniale segugio. Godibile.

 

2 - L'AVVENTURA DEL SOLDATO SBIANCATO ***

 

Nell'ultimo periodo di attività capitò che Doyle, a corto di idee, riprendesse atmosfere e situazioni dei suoi stessi racconti precedenti più riusciti. Questo Blanched soldier, con tutte le variazioni del caso, è una sorta di remake di un racconto capolavoro (uno dei miei tre preferiti in assoluto del canone) compreso nella seconda raccolta. Quale? scoprite voi. In ogni caso, se non si conosce a memoria il prototipo, anche in questo si potrà trovare qualcosa della inquietante, demoniaca atmosfera di esso, anche se poi la soluzione è più banale e scontata. Altra particolarità del racconto è quella di essere narrato dallo stesso Holmes invece che dal solito Watson.

 

3- L'AVVENTURA DELLA PIETRA DI MAZARINO ( O DEL DIAMANTE GIALLO) **

 

Avventura piuttosto convenzionale e con pochi spunti degni di nota, con Holmes impegnato in una curiosa  tenzone nel suo stesso appartamento con due loschi figuri. Simpatico, ma presenta un trucco che oggi appare veramente troppo ingenuo.

 

4- L'AVVENTURA DEI THREE GABLES ***

 

Avventura piuttosto curiosa, abbastanza confusa e improbabile ma divertente, su un complicato raggiro ai danni di una donna che vive sola nella casa citata nel titolo. Restano i personaggi, su tutti una Dark Lady degna di Hammett e un enorme pugile di colore che all'inizio della storia entra nell'appartamento di Baker Street con intenzioni minacciose, e viene domato da SH con parole che qualcuno oggi potrebbe trovare vagamente razziste, ma prima di saltare su ricordate che Doyle è stato il primo a proporre una bellissima storia d'amore interraziale in uno dei precedenti racconti del canone.

 

5- L'AVVENTURA DEL VAMPIRO DEL SUSSEX *****

 

Perchè, in altri lidi, ho asserito che l'apocrifo del mese scorso di Holmes contro Dracula non era poi tanto improponibile? perchè fu lo stesso Doyle a parlarci di vampiri, naturalmente rifacendosi al Dracula di Bram Stoker, che l'autore sicuramente aveva apprezzato. Ma il racconto di Doyle, al contrario del romanzo di Davies prima citato, non scade nel soprannaturale ma racconta una dolorosa storia familiare, che incanta e atterrisce al tempo stesso. Tensione alle stelle, atmosfere demoniache, soluzione del tutto convincente; uno smagliante ritorno di forma dell'autore, per uno dei racconti giustamente più celebrati (e celebri) del canone.

 

6- L'AVVENTURA DEI TRE GARRIDEB **

Si diceva di Doyle che copiava se stesso, e anche in questo caso abbiamo un rifacimento, ancora più spudorato se si vuole, di uno dei primissimi  racconti del canone, ed esattamente come quest'ultimo, non mi è mai piaciuto molto. Simpatico, come sempre, ma davvero nulla più.

 

7- L'ENIGMA DI THOR BRIDGE ****

Avventura puramente poliziesca, presenta un enigma molto classico (un delitto impossibile in cui la vittima è una moglie gelosa quanto indesiderata) sciolto con maestria. Il buon  vecchio Doyle, anche se ormai stanco, sapeva ancora creare convincenti intrecci gialli, tanto per tenere testa, anche se ancora per poco, agli astri nascenti che si stavano affermando prepotentemente proprio in quegli anni, tipo una certa Agatha Christie.

 

8- L'AVVENTURA DELL'UOMO CHE CAMMINAVA A QUATTRO ZAMPE (N.C.)

Mi spiace, ma con tutta la stima che ho per l'autore, questo racconto  è oggi impresentabile.  Forse ai tempi lo "strano caso" trattato poteva anche passare per possibile, ma a leggerlo adesso ci si accorge di quanto sia una situazione del tutto assurda. Uno dei pochi, forse l'unico, racconto irrimediabilmente datato del canone, anche se lo stile è sempre scorrevole e accattivante e per questo non ho il coraggio di dare un votaccio, rifugiandomi in un comodo "Non classificato".

 

9- L'AVVENTURA DELLA CRINIERA DI LEONE ***

 

Quest'avventura, anch'essa abbastanza improbabile seppur carinissima, si segnala per essere narrata dallo stesso Holmes, già pensionato e in villeggiatura in un villaggio sulla costa, che indaga in solitaria su un caso davvero sconcertante di uomini barbaramente torturati con qualche arma terribile; evidentemente Conan Doyle, per il contesto e l'ambientazione, si ricordò del racconto "L'ultimo saluto" e del suo finale, ma giusto per quest'occasione.

 

10- L'AVVENTURA DELL'INQUILINA VELATA ****

Breve, asciutta, quasi pulp, davvero dolorosissima storia di un delitto passionale, che colpisce allo stomaco per crudezza e efferatezza; nelle sue ultimissime prove Doyle si lasciò andare a sperimentazioni come la seguente, dove in questo caso si mescolano le tinte forti di derivazione Vittoriana con uno stile quasi da Hard Boiled. Il momento in cui l'inquilina velata del titolo si mostra senza il velo resta tra i momenti più memorabili del canone, per una di quelle avventure  che restano  impresse anche dopo una sola lettura.

 

11- L'AVVENTURA DI SHOSCOMBE OLD PLACE ****

 

Altra bella storia, ambientata fuori Londra, che irretisce il lettore con un'atmosfera da brividi, e risulta interessante anche per la descrizione dell'ambiente degli Squires di campagna e delle corse di cavalli, oltre che per dei personaggi memorabili, su tutti il dissoluto Sir Robert Norberton.

 

12 - L'AVVENTURA DEL FABBRICANTE DI COLORI IN PENSIONE ***

 

Purtroppo il canone storico si chiude con una vicenda assolutamente ordinaria, nella media dell'autore, che si congeda dai lettori con un intreccio interessante e con un buon colpo di scena finale, ma senza essere nulla di memorabilem anche se una delle idee del racconto verrà ripresa pari pari da Paul Halter in uno dei suoi primi romanzi.

Le ultime battute del racconto, e dell'intero canone, sono tipicissime, classicissime; "Metta questa storia nel suo archivio, Watson, verrà un giorno in cui la si potrà raccontare". Chissà se i lettori dell'epoca sospettavano che queste fossero le ultime parole del loro eroe, e la chiusa di un'epoca unica e irripetibile.

5 commenti:

  1. Fermi tutti: quando sento Doyle e SH, da holmesiano leggo con piacere sommo, ma soprattutto , dico la mia idea.
    Doyle, come ha ricordato Omar, è una delle penne più godibili di sempre: ho letto quasi tutto, e posso dire che solo una prosa siffatta può farti ritenere godibile brani come "la moglie del fisiologo" "l'allevatore di coleotteri" o "l'ascensore" che sarebbe fuffa assurda in altri scrittori.
    In merito al Taccuino, un pregio alla Mondadori, perchè spessissimo questa ultima opera è ripasteggiata, togliendo qui e la, o aggiungendovi storie non holmesiane ( alcune edizioni tolgono almeno 4 dei sopra elencati e vi aggiungono brani spiritistici...)
    LA votazione: Omar, hai centrato in pieno ovunque. Mi trovi d'accordissimoe fidati, mi ritengo abbastanza pronto per dire la mia su questo filone. Quindi, ottima disamina, anche se avrei tolto un punto a RETI (ultimo)e VEIL perchè sono un po' sottotono.
    SUSSEX è un minicorto dal sapore horror che si annovera come detto tra i migliori di tutto il Canone.
    PS acquistate e vedete i film con Jeremy BRETT: ha impersonato 44 racconti e 2 romanzi in modo pedissequo al testo, encomiabilmente ( tolti 2 pastrocchi, almeno 40 sono eccelsi)
    Saluti

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    1. Ciao Giordano, grazie per l'apprezzamento. I film con Jeremy Brett devo ancora vederli, proverò a recuperarli, anche se, come per Poirot, nella mente ho già "filmato" tutti i racconti del canone.

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  2. Mi ricordo Giordano che tu sei membro di un'associazione che si occupa di Sherlock Holmes, ma non ricordo bene quale; siccome la cosa mi interessa, puoi darmi delucidazioni in merito? grazie.

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  3. 1/ non esiste che un cultore come te non abbia visto i Brett. Tappa ovvligata su Amazon..dovresti trovare il cofanetto a ca 100€ per 44 episodi
    2\ Uno studio in Holmes é l associazione holmesiana italiana. Sito www.unostudioinholmes.org
    Piacevole gruppo su Facebook aggiornato quotidianamente cui t consiglio d aggiungerti.

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  4. Ok, mi procuro i Brett con piacere non appena posso. Grazie per la segnalazione su Uno studio in Holmes, molto interessante!

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