mercoledì 15 giugno 2016

"DIECI PICCOLI CAIMANI" DI TERESA RADICE E STEFANO TURCONI.




Tra tutti gli autori artisti del panorama Italiano, senza dubbio coloro che io e la mia fidanzata (che come me li apprezza molto)  inviteremmo più volentieri una sera a cena sono Teresa Radice e Stefano Turconi.

Chi sono? sono una coppia (nel lavoro e nella vita, visto che sono marito e moglie) di autori di fumetti, lei scrive i testi e lui disegna. Sono giovani e belli, e un mio amico che li ha incontrati a una fiera del fumetto m ha detto che sono anche molto simpatici. Hanno un loro blog by blogspot (un filino più frequentato del mio) che si chiama "La casa senza nord", dove parlano dei loro lavori ma non solo.

                                     I due autori in posa ottocentesca (fonte;cinquecosebelle.it)

La loro opera è ampia e variegata; si sono fatti conoscere sulle pagine di Topolino ma la loro consacrazione definitiva a livello critico è arrivata soprattutto con le Graphic novel (ossia romanzi autoconclusivi a fumetti), prima con il piacevolissimo "Viola giramondo" e poi con lo splendido "Il porto proibito" un vero gioiello risultato giustamente uno dei libri Italiani più venduti dell'ultimo anno; lo pubblica BAO publishing ed è una storia a metà tra il grande romanzo d'avventure ottocentesco (la prima parte specialmente  ha mandato in sollucchero il VernianoSalgariano che c'è in me come non mi succedeva da tempo) e il genere fantastico-metafisico. Se non lo conoscete vi invito caldamente all'acquisto, anche perchè, se i testi della Radice sono entusiasmanti e ti cullano in una dolce evasione, i disegni di Turconi sono veramente di altissimo livello e vi metteranno a vostro agio anche se di romanzi a fumetti non ne avete letto nemmeno uno fino ad adesso.




Ma siccome questo è un blog sui gialli classici(oddio, quantomeno lo sarebbe, visto che ormai parlo di tutto un po') mi interessa parlare soprattutto di una loro storia Disneyana, una delle quindici facenti parte del ciclo "Pippo reporter" una variazione sul tema del personaggio di Pippo in cui lo si trova nelle vesti appunto di giornalista nella mitica America degli anni venti, epoca resa con una ricchezza di dettagli davvero encomiabile.

Teresa Radice recupera tutto il meglio del vecchio Goofy, riprendendo le sue peculiarità degli esordi da tipico character anni trenta (la sostanziale anarchia gentile da personaggio di Frank Capra, l'imperturbabilità Keatoniana, lo spirito da Hobo, la capacità di combinare pasticci degna di Laurel e Hardy) ma togliendolo finalmente dall'eterno e un poco castigante ruolo di spalla di Topolino per ergerlo a protagonista assoluto delle storie. Nelle avventure di Pippo reporter, sempre in una loro versione alternativa, compaiono anche Minni e Clarabella, mentre il direttore del giornale è nientemeno che un perfido quanto umanissimo simil-macchia nera, che ovviamente si serve del più "manovale" Gambadilegno per combinare qualche intrallazzo. Topolino invece (trovata geniale) è solo evocato, in quanto è il misterioso fidanzato di Minni del quale lei parla spesso ma che non si vede mai.

L'ottava storia del ciclo (conclusosi pochi mesi fa sulle pagine del topo) è particolarmente interessante perchè si tratta, udite udite, di una intelligente parodia di  "Dieci piccoli indiani" di sua maestà Agatha Christie.

Ora, io questo romanzo mi sentirei in difficoltà già ad analizzarlo per il blog, (e difatti me ne guardo bene) figuriamoci piegarlo allo stile Disneyano facendone non solo una parodia, ma una parodia necessariamente INCRUENTA; per fare ciò ci vuole veramente dell'intelligenza non comune, e Teresa Radice ce l'ha fatta e in sole trenta pagine.

Dunque, riassumiamo per sommi capi la vicenda; Minni è assunta per un lavoro temporaneo di cameriera nell'isola Caimano, così chiamata perchè, ovviamente, ha una forma che ricorda il corpo di questo rettile. Si ripete il meccanismo; tutti gli ospiti, di varia natura ed estrazione sociale (e non solo, visto che alcuni presentano fattezze simil-umane e altri sono sono ritratti come animali antropomorfi) sono stati invitati con diversi pretesti da un misterioso signor I.G. Noto, e ben presto iniziano a scomparire in modo misterioso ( e a ogni scomparsa sparisce anche una delle dieci piccole statue di caimani sul tavolo della sala da pranzo, caimani protagonisti di una filastrocca che ognuno ha trovato nella sua stanza). Pippo (tra gli invitati assieme a Clair la  belle-Clarabella e Mr. Blackspot-macchia nera) e Minni iniziano a indagare, aiutati da una dolce cameriera, la cui identità si intuirà solo nell'ultima emozionante vignetta.

                        Una vignetta della storia, notare l'acuratezza del dettaglio (fonte;
                         stefanoturconi.blogspot.com)




Vi sembra una cosetta puerile e "per bambini"? Beh, se lo pensate commettete il peccato di pregiudizio, perchè sinceramente accade molto di rado di trovare una storia così ben equilibrata (le trenta pagine d'ordinanza possono veramente andare strette per una storia di questo genere, ma l'autrice riesce a includere tutti i principali temi del romanzo della Christie; presentazione dei peronaggi, angosciante magione piena di segreti, filastrocca, sparizioni, sciogliemento dell'enigma) che proponga tutto il simpatico (come detto, nessuna violenza, siamo nel pianeta Disney Italia, ancora, e spero per tanto tempo,tutto sommato positivo e  rassicurante) ma comunque complesso e per nulla infantile mistero. E i disegni di Turconi sono una vera festa per gli occhi.





Se vi interessa, potete trovare la storia in tutte le fumetterie specializzate(o basta ordinarlo) nel secondo dei finora tre volumi che la Panini, attuale casa editrice del fumetto Disneyano, ha dedicato al ciclo di Pippo reporter; ma perchè comprare solo il secondo volume? conviene prenderli tutti e tre, sono carinissimi e costano il giusto, e sono un ottimo modo per entrare nell'universo Radice-Turconi, autori tra i più interessanti che il panorama artistico Italiano offra attualmente, e dalle grandi potenzialità future.

5 commenti:

  1. Uao, Omar! GRAZIE mille! Felicissimi che tu abbia apprezzato le nostre storie (non solo Disney). Magari prima o poi ci s'incontra in qualche fiera o a qualche presentazione (così avrai modo di rivedere il tuo "giovani e belli", eh eh ;-)

    A presto, tra le pagine!!

    RispondiElimina
  2. Grazie mille, felicissimo che abbiate apprezzato!! allora , se passate a Firenze e dintorni (spero in una vostra puntata al Panini store, prima o poi)ho una pila di volumi da farvi autografare :) PS parafrasando "La locomotiva" di Guccini; "Gli eroi (e gli autori di fumetti) son tutti giovani e belli" ;-)

    RispondiElimina
  3. Sembra interessante, farò l'ennesima eccezzione per qualcosa di diverso.

    RispondiElimina
  4. Sembra interessante, farò l'ennesima eccezzione per qualcosa di diverso.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.