martedì 30 dicembre 2014

BILANCIO LETTERARIO E TOP- TEN PER L'ANNO 2014


 

Anche per quest’anno, rubando vergognosamente l’idea alla impagabile titolare del blog “L’oeil de lucien” , stilerò una top ten delle opere che ho preferito in questo anno solare. Questo per me è stato un anno frenetico e faticoso specie nella  seconda metà, per cui non ho certo letto tutti i libri che avrei voluto. Le preferenze sono andate ai gialli, non solo per attitudine ma anche perché mi sono potuto permettere testi abbastanza brevi, da terminare in 1-2 sere; i romanzoni amo leggerli nei periodi di vacanza, quando posso affrontarli con tutto il tempo libero che voglio, senza abbandonarli per giorni e giorni.

 

Per quanto riguarda il giallo, quest’anno credo di aver fatto un discreto salto di qualità, ossia sono passato dall’essere un appassionato volonteroso ma poco organizzato a essere un collezionista che sceglie testi mirati, di autori anche di nicchia. Ho scoperto splendidi titoli irristampati dagli anni trenta, e ho ridimensionato più di un autore considerato “sacro”. Ho scoperto con grande piacere le opere di Paul Halter, e ho approfondito l’opera di due grandissimi come Austin Freeman e Berkeley.

 
Ma vediamo la mia top-ten 2014 per i polizieschi (li trovate tutti recensiti nel corso dell’anno)

 

10-ARSENICO, di Richard Austin Freeman; L’indagine scientifica rigorosa, il passato doloroso che riemerge, uno scioglimento amaro quasi da hard-boiled; veramente imperdibile.

 

9- L’OMICIDIO DI GERALDINE FOSTER, di Anthony Abbott; Un giallo che pur ispirandosi all’opera di Van Dine risulta ben più fresco e coinvolgente di tanti libri di quest’ultimo, con un’indagine impeccabile ma dai risvolti inquietanti e amari, e con un finale quasi da film horror. Una delle migliori opere prime di sempre.

 

8-IL TERRORE NEL CASTELLO, di Rudolph Stratz; una delle palmine ingiustamente dimenticate, non un vero giallo, ma piuttosto un gotico alla Wilkie Collins in salsa teutonica. Immerso in una atmosfera irreale, ipnotico e visionario, un classico che sarebbe ora di riportare in libreria.

 

7-LA MALEDIZIONE DI BARBAROSSA, di Paul Halter; leggo in rete che molti hanno trovato questa opera prima giovanile dell’autore Alsaziano acerba e ingenua…io invece l’ho trovata una fiaba nera assolutamente incantevole, e se il meccanismo poliziesco zoppica, ci si diverte moltissimo ugualmente.

 

6-LA DAMA DI COMPAGNIA, di Marie Belloc Lowndes; Un capolavoro assoluto dell’inverted story, la palmina  numero 8 risulta ancora freschissima e assolutamente coinvolgente; sinceramente non so spiegarmi il perché debba marcire dal 1930 negli archivi della Mondadori.

5-L’ULTIMA CARTA, di john Dickson Carr; quest’anno ho riletto circa una decina di libri dell’autore, e se qualche titolo acquista spessore a ogni nuova lettura, alcuni ( i romanzi storici) mi hanno lasciato decisamente perplesso. Ma tra tutti ho deciso di premiare questa splendia avventura con Bencolin, dai toni orrorifici e grandguignoleschi, che risulta una delizia anche in una traduzione approssimativa.

 

4-I FIORI DI SATANA, di Paul Halter; Onirico, folle, allucinato viaggio nella psiche umana nel capolavoro assoluto di Halter, in più forte di una trama poliziesca convincente che non si sgretola nel finale come in molti casi. Assolutamente da non perdere.

 

3-L’OCCHIO DI OSIRIDE, di Richard Austin Freeman; Le suggestioni dell’antico Egitto, una raffinata e sublime storia d’amore, le passeggiate per la Londra Edoardiana di Thorndyke e dei suoi amici; leggerlo finalmente in edizione integrale è stato meraviglioso. Un caposaldo.

 

2-LORD PETER E L’ALTRO, di Dorothy Sayers; più che un poliziesco, una testimonianza imperdibile di una certa Londra, di un microcosmo ormai perduto; altissima letteratura del novecento, punto e basta. Con in più un finale ad altissimo tasso emotivo degno di Simenon.

 

1-    UNA VOCE DALLE TENEBRE, di Eden Phillpotts. Mi raccomando, continuiamo a non ristampare questo capolavoro, priviamo i lettori di una storia da cardiopalma con personaggi delicati e atmosfere bucoliche, priviamoli di un romanzo sensazionale, di un capolavoro senza se e senza ma. Vi prego, se  trovate in una bancarella o a qualche fiera del libro la palmina numero 70 prendetela, fatela vostra, sarà un tesoro nella vostra biblioteca di gialli.
 
 

 

Per quanto riguarda i libri non polizieschi, le letture indimenticabili di quest’anno sono state “Chiamate la levatrice” di Jennifer Worth, “Tito di Gormenghast” di Peake e alcune opere di George Eliot, su tutte “La bella storia di SIlas Marner”, un capolavoro da pelle d’oca.

 
Concludo con tanti calorosi auguri per un FELICISSIMO ANNO NUOVO!!

3 commenti:

  1. Buon anno nuovo! E grazie per gli spunti sempre interessanti :D

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  2. Mi unisco sia agli auguri che al ringraziamento per le 'dritte'. Peccato che molti gialli che hai recensito siano introvabili ... mi lasci con l'acquolina in bocca. BUON 2015.

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  3. Grazie a tutte e due! mi spiace molto Niki che molti titoli siano introvabili, ma non è colpa mia se la Mondadori ristampa 5-6 volte lo stesso libro e altri invece non li considera minimamente; con questa mia classifica il mio intento è anche quello di "informare" qualche eventuale lettore che appartenga alla redazione dei GM, sia mai che decida di controllare negli archivi...

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