venerdì 19 aprile 2013

MODESTA PROPOSTA PER UN RITORNO IN LIBRERIA DELLA “COMPAGNIA DEL GIALLO” NEWTON.
 

Gli anni novanta erano un bel periodo per i giallofili; i classici del giallo erano nel pieno della loro opera di ritraduzione di opere impietosamente sforbiciate in prima edizione,ovvero quasi tutto il corpus di Carr,della Sayers e di Van Dine,mica robetta.Ed erano anche nel pieno del loro splendore grafico,con le copertine inedite del grande Jacono,che aveva lasciato quelle del giallo inedito a Prieto Muriana per passare ai classici.
Anche i Gialli Mondadori a quel tempo proponevano molti inediti di grandi autori classici (Penso a Ngaio Marsh,Nicholas Blake,i racconti di Woolrich tradotti e curati da Mauro Boncompagni),una tendenza che fortunatamente negli ultimi anni ha ripreso vigore.
Ma in edicola nell’angolo del giallo non c’erano solo le pubblicazioni mondadoriane;si potevano trovare anche i due altre collane;i gialli della Garden editoriale,che sono durati poco ma hanno proposto cose interessantissime come le Wallace stories (raccolte dei racconti brevi dell’autore),i romanzi di William le Queux e la serie di Raffles il ladro gentiluomo scritta da Hornug;non saranno capolavori ma meritano senz'altro una lettura.
Sulle ceneri dell’iniziativa Garden,ormai nel paradiso delle case editrici defunte,nacquero,nell’ormai lontano 1993,i gialli economici Newton,collana detta anche “la Compagnia del giallo” .Erano volumetti stampati su carta riciclata che costavano 1000 o 1500 lire a seconda del numero delle pagine,incollati un po’ precariamente (ma bastava un filo di vinavil per fissarli bene) e con illustrazioni di copertina non precisamente di grandi maestri.
Però a volte sono le intenzioni che contano,e il valore della collana resta altissimo.Era un periodo meraviglioso,da ragazzino con cinque o diecimila lire racimolate aiutando mio padre o mio nonno nei lavori in casa o nel podere potevo comprarmi da leggere per settimane,e per un ragazzino di campagna i cui amici d'estate si dileguavano i libri erano e sono un'ottima compagnia.Considerando che all'epoca oltre ai gialli la Newton editava anche i mitici “100 pagine mille mire” che proponevano a quella cifra irrisoria classici di ogni tempo,e per qualche misterioso motivo l’unica edicola del mio paesello ne era  fornitissima,era un vero spasso mettersi li a spulciare questi volumetti,leggere tutte le trame in quarta di copertina selezionando via via quelli più invitanti e infine tornare a casa con un bel sacchettone non biodegradabile pieno di libri.
Per quanto riguarda i gialli,l’autore più rappresentato della collana era Edgar Wallace e sulle prime compravo solo i suoi romanzi,ma poi mi azzardai a frequentare anche altri autori.
Qualitativamente il livello della collana si può definire medio-alto per il lettore comune e altissimo per l’amante (qualcuno mi chiama?) del giallo classico precedente alla golden age;infatti oltre a quasi tutti i romanzi di Edgar Wallace (praticamente metà dei numeri di una collana che alla fine conterà 176 titoli)si potevano trovare libri di grandi precursori che risultano difficilmente reperibili in altre sedi.
Oltre a Wallace,la collana presentava l’intero corpus di Biggers e Van DIne;se per Biggers consiglio l’eventuale acquisto,fossi in voi eviterei i Van Dine;infatti l’unica grande pecca della collana era quella di assicurare la traduzione come integrale anche quando palesemente non era così;infatti molti dei titoli provengono dalla collana dei gialli economici Mondadori che usciva negli anni trenta (i quali erano un po la serie B del giallo dell’epoca,mentre le rilegate e pregiate palmine erano la serie A) e già in essa i traduttori dell’epoca tagliavano che era un piacere;e anche se sul frontespizio si assicurava che la traduzione era “opportunamente riveduta e aggiornata” tutto quello che veniva fatto era di ripristinare i nomi originali anziché italianizzati e togliere qualche arcaismo,ma certo non si pensava a reintegrare il testo.
Questo per alcuni titoli,per altri il testo veniva presumibilmente tradotto in quell’occasione,e magari in questo caso sono davvero integrali;ma evitate i van Dine perchè sono stati ritradotti integralmente  e pubblicati a prezzi onestissimi dalla Rusconi editore,e sono tuttora presenti in libreria.
I Wallace invece erano stati tutti ritradotti dalla Garden,e queste traduzioni furono poi riprese dalla Newton.QUindi i titoli di Wallace hanno quasi tutti traduzioni recenti e integrali,un vero affare.
Poi ci sono dei veri e propri fiori all'occhiello,libri importantissimi che sono usciti solo in questa collana.Un esempio tra tutti è “Lunga vita al re” “ della Rinehart,sensazionale “Ruritanian romance” (complotti politici in regni immaginari,il cui romanzo di rifermiento è il prigioniero di Zenda) che farà la gioia sfrenata degli amanti del filone (sempre che questo genere conti ancora qualche estimatore...) contenendo abbondanti porzioni di tutti gli ingredienti del genere.Oltre a questo autentico capolavoro la collana presenta altri impeccabili Mystery di questa grande antesignana del genere.
Andando ancora più indietro nel tempo,sono autentiche perle anche i dimenticati romanzi di A.K Green,la grande autrice del “mistero delle due cugine”,la primissima detective story anglosassone.Sono storie ottocentesche melodrammatiche e passionali ,gradevoli nonostante le melensaggini sentimentali.
Nella compagnia del giallo si poteva reperire l'importantissimo “I tre segugi” di Crofts,mai ristampato nei gialli mondadori,e anche altri titoli di questo grande giallista Irlandese.
Importantissimi sono i romanzi del grande Austin Freeman,che Chandler,in uno dei pochi punti condivisibili del suo sgradevole e pomposissimo saggio “La semplice arte del delitto”,definì a ragione “Un vero mago”.
Poi Joseph Fletcher,tipico e rilassante autore anni venti totalmente obliato dalla Mondadori,e che invece è stato opportunamente ristampato nei bassotti Polillo.
E poi Fergus Hume,impagabile autore Neozelandese che presentava super-misteri gotici e Collinsiani,presente con 5 titoli.
E poi il grandissimo A.E:W: Mason,presente con 5 titoli tra cui il famosissimo “Delitto a villa Rose” e il capolavoro “La casa della Freccia”,uno dei miei 10 gialli preferiti.
E ancora Eden Philpotts e l'importante “La camera grigia”,i romanzi profumati d'oriente di Sax Rohmer (godibilissimi),la dimenticata seguace della Rinehart Carolyn Wells,i racconti di Melville D.Post...una vera e propria biblioteca ideale del giallo che fu.
Ora la collana non esiste più da molti anni.Ancora nel decennio scorso nelle edicole di Santa Maria Novella o della stazione di Pisa se ne vedeva ancora qualche copia,ma adesso niente,si trovano solo in bancarelle e mercatini (oltre che su internet,ovviamente).
Io mi auguro vivamente che,visto il successo dei nuovi libri Newton a 0,99 cents,che questa benemerita casa editrice decida di rieditare almeno i titoli migliori allo stesso prezzo;sarebbe fantastico avere ancora modo di aspettare l'arrivo di un treno assaporando quarte di copertina invitanti  nell'angolo di un'edicola,e magari assicurarsi due orette di bella e sana lettura al prezzo di un caffè.Credo che a molti farebbe piacere,in questi tempi di crisi molta gente riassaporerebbe la gioia di comprarsi dei libri,piacere diventato un lusso per troppi.E non mi pare poco.

3 commenti:

  1. Bel post, come sempre... una sola annotazione: se qualcuno non se ne fosse accorto, la Newton sta riproponendo tutta la serie in formato ebook al prezzo formidabile di 0,49 euro a titolo. Sono già usciti molti titoli. Se non disdegnate la lettura su supporti digitali, è una buona opportunità.

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  2. Salve Carlo, e grazie per il suo apprezzamento. No, non sapevo che si stesse riproponendo la serie in formato E-book, non seguo ancora molto questo tipo di supporto ma ovviamente sempre meglio l'e-book che niente! Speriamo davvero che escano anche su cartaceo, secondo me come "pubblicazione per viaggiatori" avrebbe ancora molto da offrire.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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