giovedì 9 gennaio 2014

L'OTTIMO INIZIO D'ANNO PER IL GIALLO MONDADORI.

Nella vita, secondo me, è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. Fino allo scorso settembre sono stato piuttosto critico riguardo alle scelte editoriali di chi oggi gestisce la collana di polizieschi più importante di ogni tempo, con tanto di esternazioni di queste delusioni sul Blog del giallo Mondadori (come molti avranno intuito, l'utente che  scrive col nome di Omar sono io); mi pareva ci fosse poco coraggio nel puntare sul giallo classico, e soprattutto ho deprecato i "doppioni" nei classici del giallo, ma come Mauro Boncompagni mi ha fatto giustamente notare ad oggi il Giallo Mondadori non ha questo grande bacino di lettori,e per fare cassa si preferisce riproporre un Carr o una Christie già apparsi 20 o 30 anni prima ad uso e consumo di neofiti e nuove generazioni di lettori a discapito del collezionista che, come il sottoscritto, ha reperito la collana quasi per intero.
Però da qualche mese la situazione sembra, e sottolineo sembra, essere cambiata in meglio per il giallofilo esigente, con una scelta di titoli più attenta e mirata; da ottobre ci sono stati nel Giallo inedito titoli importanti come "Prigioniera delle ombre" di Mignon Eberhart risalente al 1936 (il primo e migliore periodo creativo dell'autrice), "Sei delitti senza assassino" di Pierre Boileau, un importantissimo giallo della camera chiusa che ha mandato in sollucchero gli appassionati del sottogenere (io non amo i gialli troppo arzigogolati, ma nemmeno li disprezzo, anzi) e per il prossimo mese è previsto un inedito di Anthony Berkeley. Insomma, tre gialli d'epoca in cinque mesi non è poco.
Altro fattore importante la riproposizione ormai semestrale di Anne Perry, il ritorno in pianta stabile di Paul Halter e il Peter Lovesey di questo mese; per gli appassionati di gialli contemporanei non mancano tanti inediti di autori Italiani, libri che non leggo ma che è giusto che abbiano un loro mercato.
Anche nei classici del giallo sono recentemente apparsi buoni titoli; la coraggiosa riproposizione di un Austin Freeman (il testimone muto) un Ursula Curtiss irristampato dal 1962 (uno di noi deve morire), e il prossimo mese una bella accoppiata; un romanzo di Julyan Symons, "Il 31 febbraio" tratto non come di consueto dal giallo Mondadori ma dai gialli proibiti Longanesi (ottimo questo pescare da altre collane oltre a quella regina) e l'ottima Charlotte Armstrong  con "Omicidio per la sposa". Ma il vero "miracolo" editoriale è senz'altro la raccolta di racconti di Margery Allingham di questo mese, dal titolo  "Tredici volte Campion", un'antologia di storie brevi finora INEDITE; questo vuol dire che dopo anni si rivede materiale inedito nella collana dei classici, una cosa che non può far che ben sperare.
Insomma, è senz'altro un inverno importante per la collana, con ottimo materiale sia classico che contemporaneo scelto con estremo criterio, che soddisfa tutti gli appassionati del genere. Si spera solo che questo 2014 si mantenga su questi ottimi livelli, nel frattempo un plauso alla redazione.

2 commenti:

  1. I adoro le "camere chiuse", quindi mi segno senza indugi "Sei delitti senza assassino" ^_^.
    Come sempre grazie della segnalazione.

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  2. Era in edicola fino a qualche giorno fa, ma magari qualche edicolante non ha ancora dato indietro il reso, quindi buona fortuna :)

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